Il calcio è il re degli sport. Non è un caso. E ci sono diverse spiegazioni del perché questo accade.
Innanzitutto, le persone sono abituate a vivere per le storie, con le storie. Almeno la metà di noi vive la propria vita all’interno dell’immaginazione, in un insieme coerente di miti e simboli che danno alla nostra esistenza un senso, uno scopo. Tra tutti gli sport, il calcio è quello che più si avvicina a una storia. Come e perché?
Una storia, per esistere, ha bisogno di un atto di volontà, di un eroe che vuole realizzare qualcosa, che ha un percorso da seguire. Poi, ci sono tutti gli ostacoli che si incontrano lungo il percorso e che il nostro eroe supera con l’aiuto dei suoi compagni di squadra e, soprattutto, con l’aiuto degli spalti. Con il nostro aiuto – dei tifosi. Siamo parte della storia.
In secondo luogo, il calcio è uno sport democratico. Dopotutto, per giocare bastano le persone. Il pallone può essere – e spesso è stato – improvvisato. Il calcio può essere giocato con un pallone di pezza, come spesso accade nei quartieri di Napoli, alla periferia del Paradiso. Questo rende il calcio immediatamente comprensibile e apprezzato ovunque. Al contrario, la complicata architettura di regole del rugby, ad esempio, lo tiene ermeticamente chiuso, inaccessibile alle grandi masse.
In terzo luogo, il calcio è proprio come la vita, come ha osservato Pablo Aimar, idolo di Leo Messi. Nel calcio, proprio come nella vita, non vince sempre il migliore; nel calcio, proprio come nella vita, anche l’outsider ha una possibilità: può conquistare grazie alla dedizione, al talento e a un po’ di fortuna. Nel calcio, proprio come nella vita, a volte si vince o si perde per un piccolo dettaglio o per il destino.
Il calcio è anche ragione e pensiero magico. Ecco perché non si rinuncia mai al calcio, per quanto possano essere seducenti, ad esempio, gli sport praticati negli Stati Uniti. Il calcio è soprattutto europeo ed essendo europeo porta con sé il genio ereditato dal nostro vecchio continente. Una partita dura 90 minuti e ha punteggi bassi: spesso il tempo sembra passare senza che accada nulla di significativo (come a volte accade nella vita). Poi, all’improvviso (come nei romanzi di Cechov) accade qualcosa che può essere, che deve essere, che sarà raccontato.
Scommettiamo sul calcio più che sul tennis o sul pallacanestro o sull’hockey su ghiaccio perché sappiamo, senza che nessuno ce lo dica, che il calcio è la cosa più vicina alla vita. Infatti, per alcuni di noi il calcio sarà nei nostri pensieri anche sul letto di morte: alcune partite, alcuni calciatori e alcuni gol che ci hanno reso così felici in momenti che poi ci sembreranno così belli ma così lontani…
Questa è la spiegazione emotiva, sentimentale. Ma ce n’è un’altra. Nel calcio e nella politica c’è un detto: tutti pensano di sapere qualcosa. Essendo il più seguito e il più chiacchierato, il calcio non solo suscita passioni, ma anche il desiderio di verificare la propria conoscenza del fenomeno. Scommettiamo sul calcio perché ci sentiamo padroni del campo. Anche quando perdiamo, abbiamo la sensazione di sapere cosa stiamo facendo e di esserci andati vicino, molto vicino – forse siamo stati solo sfortunati. Nel calcio c’è molto spazio per il caso e l’assurdità.
Scommettiamo sul calcio perché il calcio ci fa provare emozioni che conosciamo fin dall’infanzia, perché apparteniamo al calcio naturale e fa parte della nostra cultura e della nostra civiltà, perché chi non gioca non vince, perché chi non scommette magari non perde nulla ma nemmeno vince. Perché il calcio è un universo intero, e ogni singolo tifoso sente di comprenderne i misteri.
Scommettiamo sul calcio piuttosto perché abbiamo squadre preferite, stati d’animo, speranze, vendette da prendersi, perché è l’investimento più semplice. È più facile avere un buon sistema di scommesse e vincere con esso che acquistare azioni in borsa o passare attraverso fondi di investimento. Perché sappiamo che nel calcio c’è sempre la possibilità di vincere, anche quando nessuno te ne dà la possibilità. E nessuna partita è finita finché l’arbitro non fischia – e a volte nemmeno allora. Scommettiamo sul calcio perché ci fa sognare in grande.