Molti opinionisti hanno classificato il successo del diavolo milanese come una sorpresa, tenendo conto degli avversari del Milan, della rosa a disposizione di Stefano Pioli e dell’indisponibilità permanente di giocatori per tutta la stagione. Per il Milan, la nuova stagione sarà ancora più dura della precedente: i rossoneri dovranno difendere il titolo contro avversari desiderosi di rivincita. I loro acerrimi rivali, l’Inter, vice-campioni d’Italia, sembrano essere i principali rivali del Milan per il titolo. L’Inter è la squadra che nella stagione 2020-2021 ha messo fine all’incredibile serie di nove anni di dominio della Juventus Torino in Serie A.
Mentre Milan e Inter continueranno la loro battaglia per la supremazia con l’enorme rivalità che plasma i loro destini come motivazione principale, Juventus Torino sembra incapace di tenere il passo nella maratona per lo “scudetto” anche in questa stagione. Nei primi sei turni di campionato, la Juventus ha ottenuto quattro pareggi, sembrando più una squadra di bassa classifica che una squadra in lotta per il primato. La perdita lo scorso anno di tre delle sue superstar, Cristiano Ronaldo – la scorsa estate, Paulo Dybala e Giorgio Chiellini – entrambi quest’estate, hanno incrinato la struttura resistente della squadra di Massimiliano Allegri, che ha il difficile compito di riqualificare la grande Juve.
La sorpresa potrebbe essere il Napoli in questa stagione. La pulizia estiva di Luciano Spalletti ha dato il via alla ricostruzione degli azzurri: il tecnico italiano ha chiesto e ottenuto pazienza dalla dirigenza del club. Ma le prime tappe hanno mostrato un Napoli estremamente impaziente, un Napoli spettacolare, un Napoli pronto a saltare molte delle tappe della ricostruzione di cui ho parlato prima. Il successo in Champions League, 4-1 contro il Liverpool FC, vice-campione d’Inghilterra e d’Europa, ha stupito il mondo del calcio e ha fatto sognare i tifosi napoletani che aspettavano il titolo dal 1990, dai tempi di Diego Maradona! Sarà interessante vedere se l’entusiasmo del nuovo Napoli sarà sufficiente per la squadra di Spalletti nella lotta con Milan, Inter, Juventus e gli altri colossi della Serie A.
Anche l’Atalanta è tra le sorprese di questo inizio di stagione. La squadra di Gian Piero Gasperini, l’allenatore più longevo della Serie A, non è più quella che solo due stagioni fa deliziava con il suo gioco super offensivo (98 gol nella stagione 2019-2020 e 90 in quella successiva!), ma ora ha molta più maturità. L’Atalanta sarà sicuramente uno dei punti luminosi della Serie A in questa stagione e arbitrerà la lotta per il titolo.
L’AS Roma si è già abituata a Jose Mourinho, arrivato nella Città Eterna la scorsa estate. Al termine della sua prima stagione, il portoghese ha portato alla Roma il secondo trofeo europeo della sua storia, la UEFA Europa Conference League, e la squadra italiana è diventata la prima vincitrice della competizione. Nonostante questo risultato, la Roma non è tra le favorite al titolo di Serie A.
Gli acerrimi rivali dell’AS Roma, la Lazio, rientrano nella stessa categoria di squadre che alla fine arbitreranno lo scudetto. Quinta lo scorso anno, la Lazio è certamente alla ricerca di un salto di qualità, per entrare nei piani alti del campionato italiano. L’ultima volta che la Lazio si è classificata tra le prime quattro è stata nella stagione 2014-2015, al terzo posto dietro Juventus e AS Roma.
Per quanto riguarda la lotta per evitare la retrocessione, in una Serie A spettacolare come quella per il titolo (!), i candidati sembrano prevedibili. Prima di tutto il Monza, la squadra gestita da Silvio Berlusconi! Dopo aver mancato per un soffio la promozione in Serie A al termine della stagione 2020-2021, il Monza ha rotto il ghiaccio quest’estate, conquistando la prima promozione nella massima serie del calcio italiano dopo 40 stagioni in Serie B, un record assoluto in Italia! Anche Giovanni Stroppa, l’allenatore che ha promosso il Monza, è stato licenziato dopo appena sei partite, durante le quali il Monza ha ottenuto un solo punto.
Ma Giovanni Stroppa non è l’unico allenatore ad essere licenziato all’inizio del tumultuoso campionato italiano. Il serbo Siniša Mihajlović è stato il primo ad essere licenziato, il 6 settembre. Il Bologna ha superato il sentimentalismo e ha liquidato senza troppi rimpianti l’allenatore che spesso ignorava le sue condizioni di salute solo per sedersi sulla panchina dei rossoblù. Dopo alcuni giorni in cui Luca Vigiani, allenatore delle giovanili del Bologna, ha ricoperto il ruolo di allenatore ad interim, i dirigenti del club hanno nominato Thiago Motta, ultimo arrivato allo Spezia, come capo allenatore.