Un leader sorprendente: Tottenham. Una squadra presa in giro anno dopo anno per non essersi avvicinata al trofeo. Ha perso il suo leader e il suo marcatore. Kane è partito per Bayern Monaco (dove non se la passa male, avendo appena segnato una tripletta nel fine settimana) e Tottenham sembra aver messo le ali.
Come si spiega questo paradosso? Beh, è così. Innanzitutto, la posizione di Son in campo e nello spogliatoio. Il sudcoreano è diventato il leader naturale della squadra.
Poi il fatto che i londinesi si sono tolti la pressione di dosso. Non vivono più sotto la fantastica pressione imposta da Conte. Hanno affrontato le partite in modo più rilassato, non giocando più come se fosse la fine del mondo se non vincono nulla in questa stagione. E sembrano più squadra.
Non hanno più stelle indiscutibili (con l’eccezione di Son, che comunque è sempre in testa), ma hanno guadagnato una squadra. E i titoli si vincono con le squadre.
Anche Real Madrid dell’era Beckham-Figo-Zidane-Ronaldo-Roberto Carlos non vinceva grandi trofei perché non era una squadra. Tottenham lo è diventato.
Arsenal continua la buona stagione dell’anno scorso, ma a volte Arteta si ostina a voler essere il nuovo Guardiola e questo non è sempre un bene per i londinesi.
Manchester City sta soffrendo. È diventato dipendente dai gol di Haaland, e se il norvegese ha un mese negativo (ottobre è finito bene con la netta vittoria sullo United, ma per il resto…), allora resta fuori dai guai. In ogni caso, tradizionalmente City va meglio nella seconda parte della stagione (quando conta di più). Ma finora City non ha dimostrato
di essere invincibile. E una squadra che non sembra invincibile in Inghilterra, può essere battuta con relativa facilità.
E Aston Villa o Liverpool sono squadre che possono battere chiunque in qualsiasi momento, anzi chiaramente. Anche Newcastle e Brighton hanno aspirazioni di coppa europea in questa stagione.
I disastri di Man. United e Chelsea – disastri costosi
Per Manchester United è tutto un disastro. La squadra continua le sue stagioni catastrofiche ed è tutta colpa della dirigenza. Le acque non si sono chiarite ai massimi livelli e questo si riverbera sul campo. Anche Ten Hag sembra aver già fatto le valigie (quanti allenatori negli ultimi dieci anni?).
West Ham, Brentford, Chelsea non si preoccupano della retrocessione. Sembra strano che questo sia un risultato per squadre come West Ham e soprattutto Chelsea, ma visto quanto male hanno giocato in questa stagione…
Chelsea almeno è stato un disastro. I londinesi sono ormai vivi solo per i periodi di mercato. Quest’anno è una squadra di marketing, non una squadra di calcio.
Dal Wolves al Burnley chiunque può scendere in seconda fascia. E solo una squadra sembra già condannata alla retrocessione: Sheffield United. È chiaramente superata dagli eventi della Premier League. Un punto su trenta possibili, zero vittorie. Si può scommettere contro Sheffield con una certa sicurezza. Almeno questo è quanto ci hanno mostrato gli ultimi due mesi e mezzo. Già: Sheffield non è pronto per il massimo palcoscenico del calcio inglese, il più forte dei campionati mondiali.