City, Liverpool e Arsenal si contendono il titolo della Premier League. Liverpool ha due punti di vantaggio. Tuttavia, Arsenal e City, ciascuno a due punti di distanza, sembrano paradossalmente meglio piazzati nella corsa.
È una stagione affascinante quella della Premier League, il campionato più spettacolare d’Europa! In Inghilterra, una squadra al dodicesimo posto (attualmente il dodicesimo è Fulham – a Londra) può sempre sconvolgere le grandi. In realtà, può farlo anche l’ultima classificata (Sheffield, 13 punti, a pari merito con Burnley).
Una squadra dipendente dal morale
Liverpool sta vivendo la fine di un bellissimo sogno. Klopp ha già annunciato che se ne andrà dopo quasi un decennio di successi sulla panchina di Liverpool. La squadra è, per tradizione, una squadra di morale. Ad Anfield è la più forte del mondo. In trasferta, dipende. In breve, Liverpool è la più umana delle grandi forze della Premier League. Una squadra che dipende dall’onda di entusiasmo che si sprigiona dalla panchina. Allo stesso tempo, una squadra che può crollare quando meno te lo aspetti.
La forma di Arsenal e i passi esatti di Guardiola
Arsenal, invece, che ha appena spazzato via West Ham, anch’essa londinese, sta giocando il suo calcio più attraente fino ad oggi.
Arsenal è una sorta di City privo di routine gloriosa, con una fame inestinguibile di grandi e grandissime vittorie. Arteta sembra un Guardiola più giovane e, a dire il vero, anche più in forma dell’uomo che ha assistito.
Allo stesso tempo, gli specialisti attribuiscono a Manchester City la prima occasione. Perché? Il motivo è chiaro. Le sue grandi stelle sono tornate. De Bruyne è tornato nella formazione titolare ed è il cronometrista di ogni campo. Gli infortuni sono diminuiti, la squadra sembra pronta per lo sprint di fine stagione. City ha infilato dieci vittorie di fila in tutte le competizioni. Haaland è altrettanto prolifico.
D’ora in poi ogni passo sbagliato peserà doppio e Guardiola, come sappiamo, non ha l’abitudine di fare passi sbagliati.
Tottenham, Villa e Manchester United sembrano certi del loro posto in Europa, mentre Everton, a rischio retrocessione (penalizzato di 10 punti), dovrà lottare con Nottingham Forest e Luton per evitare la retrocessione.
Ma, come detto, in Inghilterra è ancora tutto da giocare. Ogni partita ha il potenziale per finire in un modo o nell’altro. Ecco perché qui, più che altrove, sono necessari i calcoli precisi e complessi dell’intelligenza artificiale. Qui, più che in qualsiasi altro campionato, l’intelligenza artificiale rimane uno strumento indispensabile!